Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"

Un posto speciale


21 febbraio 2008

Tardo pomeriggio, il sole sembra rallentare il suo viaggio giornaliero e lento si avvicina all’orizzonte. Mi sono allontanato dal paese di Iriir, da solo, in bici, per potermi regalare un momento di silenzio, un respiro più profondo, un posto speciale.
Credo di averlo trovato qui, sulla cima rocciosa di una collina poco distante dal versante sud dell’Akisim.
A oriente il Napak pare voglia proteggermi con la sua maestosità e la sua quiete.
A nord, la savana si apre al mio sguardo. Piatta, infinita, misteriosa.

Abituato com’ero alle orobie bergamasche che mi coprivano le spalle ogni giorno, il bush mi faceva sentire piccolo, solo un punto nello spazio aperto dove non vedevo nessun confine visivo.
Poi però lasciai entrare la savana piano piano dentro di me, e mi aprì il cuore.
La sua calma mi dà serenità.
Ora la sento dentro e mi sembra parte di me, come se fosse diventata mia.

Ma poi rifletto e mi rendo stupidamente conto che sono io diventato parte di lei.
Sono io avvolto in lei.
Sono io che mi sono perso e allo stesso momento mi sono ritrovato in lei.