Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"

L’impegno nella società, la preoccupazione per la natura e la giustizia verso i poveri sono inseparabili

Ancora poche settimane e concluderemo il programma educativo nelle classi. Anche quest’anno siamo riusciti a implementare il programma in molte scuole, incontrando più di mille adolescenti ragazzi e ragazze. Stiamo riuscendo nell’impegno che ci siamo presi di dare continuità a quello a cui, quattro anni fa, abbiamo dato forma: offrire una guida, essere riferimento per adolescenti e pre-adolescenti che vivono situazioni di disagio. Quello che più mi sorprende è come ogni anno i nostri educatori ed io riusciamo a leggere la realtà che ci circonda, soprattutto grazie all’aiuto dei ragazzi che incontriamo. Abbiamo capito che se vogliamo essere per loro una guida, allora dobbiamo essere in grado di leggere le loro emozioni, i loro bisogni, e farci per così dire guidare da loro. Così nel programma di formazione abbiamo inserito anche “emotional intelligence”. Per il prossimo anno, partendo dagli stimoli che i ragazzi ci hanno dato, sognamo di iniziare un programma di genitorialità. Parallelamente al programma nelle scuole con i ragazzi, i nostri operatori continuano il supporto alle famiglie di agricoltori, perchè queste possano trarre di più dalle risorse che hanno e che purtroppo ancora poco sfruttano.
Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le generazioni future. Laudato sì, 67
Insieme sono nate mille idee, piccole e grandi, perchè le famiglie nei villaggi possano costruirsi "una vita degna mediante il lavoro” (Laudato sì, 128). Stiamo incentivando l’uso di stufe ad alto rendimento. Sulle colline abbiamo demarcato le linee di livello, come piccoli terrazzamenti, perchè evitino che le pioggie traspostino a valle terreno e semi (...ho visto agricoltori arare campi seguendo la pendenza del terreno!). Abbiamo costruito insieme piccoli pollai perchè i ragazzi possano proteggere pulcini dai numerosi animali predatori. Incentiviamo a non sprecare niente, a raccogliere fieno e altro per foraggiare gli animali durante la stagione secca.
“Un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, [...]per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri.” Laudato sì, 49
Qui a Chikuni, ogni giorno dell’anno si possono scoprire e ammirare alberi in fiore. E mi piace pensare che i miei operatori ed io possiamo essere come questi alberi: senza smettere di fiorire idee e sogni, perchè sappiamo che con l’aiuto del Signore e il sacrificio che ci chiede porteremo frutto. Ci sono molti sogni e vie da seguire per aiutare gli altri, continuamente.

soluzioni piccole e geniali

La realizzazione di terrazzamenti, oltre ai vantaggi di farci sudare e perdere peso, permetterà al piccolo agricoltore di:  demarcare le linee di quota  seguire le stesse linee di quota per la semina  migliorare l’idricità del terreno  evitare che le forti pioggie spazzino il top-soil e portino a valle anche le sementi  aumentare il raccolto  rimuovere pietre dalle aree da coltivate Abbiamo realizzato i terrazzamenti in una parte di collina, e già diversi agricoltori locali hanno fatto domande e “studiato” la faccenda.

the development starting from the kitchen

Families in the rural area still use a “three stones” stove for cooking. This habit has been named “killer kitchen” by WHO. Among the improved stoves available, we introduced the Peko Pe stove as a mean of health, economical and social development for the population in the area. What is Peko Pe stove?
The Peko Pe stove is a pyrolytic gasification unit, it belongs to the TLUD-ND (Top Lit Up Draft – Natural Draft). It converts biomass to a smokeless flame for use in cooking and heating. You can use a wide range of different types of biomass, such as corn cobs, chopped wood, a variety of nut shells, straw, etc. which are waste products. Health benefits + Ecological benefits
The stove, with no smoke flame and reduced CO and PM10 emissions, improves health especially for women and children, reducing child mortality and improving maternal health. In Chikuni area, like in the rural area of Zambia and other developing countries, more than 80% of the energy demand is covered by firewood or charcoal. The use of charcoal and open three stone fires is an inefficient use of energy. Here there is an abundant amounts of waste biomass: corn cobs, sawdust, chopped wood can be collected for storage, and be an inexpensive year round household fuel. Economical benefits
The use of Peko Pe stove on large scale can close the unhealthy and polluting business around charcoal and it opens the new business of biomass collection and selling as stove fuel. Less need of firewood, it means reduced time spent and risks taken for women and children on firewood collection in the bush. I bought 10 Peko Pe stoves, and at the end of October I gave to ten families to test its compatibility with their needs and resources. Will it work? Will people see and experience the benefits? Sometimes the most challenge is not to find new solutions, but to change our routine.

il lavoro nobilita l'uomo

Il lavoro è una necessità, è parte del senso della vita su questa terra, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale. Laudato sì, 128 E forse è proprio questo quello che rimarrà da un sabato trascorso lavorando con Keith per costruire insieme un pollaio. Certo ora il pollaio c’è, offre protezione a pulcini e polli, giornalmente i bambini controllano che agli animali non manchino cibo e acqua, e dalle prossime settimane in poi avranno molti più polli sia per la vendita sia per il proprio stomaco. Ma dietro questo, nel vedere il pollaio, c’è la giornata passata insieme e soprattutto il lavoro fatto insieme. Keith l’ha sottolineato quando ci siamo salutati: non mi ha ringraziato per il pollaio, ma mi ha ringraziato perchè “Non è da tutti venire qui e passare un giornata lavorando”

Muscovy duck...perfect for the small farmer

They say “Muscovy ducks is perfect for the small farmer at the tropics”. They say "For really efficient meat production in the tropics, we should be looking at Muscovy ducks" (ECHO, Educational Concerns for Hunger Organization). They say “Muscovy ducks are cheap and troublefree. Start with a drake and three ducks”. So I did… …and it’s true! Last May I got my drake and two Muscovy hens from a farmer in Choompa village, and from 3 the number reached 16!! It is amazing!! In the backyard there are now the drake, the two ducks plus 7 ducklings six weeks old and 6 ducklings one week old. And the first hen that hatched six weeks ago, last Saturday it has just started to incubate another branch of eggs. I can see that the females of this duck species are very good brooders and protective mothers. They have been always friendly to me, coming near me to pick the greens from my hands. But once their eggs hatched, no way to go near the ducklings. I feed them with pounded maize and sunflower cake (that I buy locally from the small scale farmers) and thin chopped green lettuce from my garden. They simply love it.
But once duckling hatched, I’ve seen wild animals around. Actually TOO MUCH around my backyard. There are big birds, and there are some little animals locally named “tusilili”, similar to a squiller, they are as nice as hungry. And the neighbors warn me that, especially during the night, wild cats are around. He just lost three hens. So I can say “Muscovy ducks is perfect for the small farmer here in Zambia, but feed them and protect them carefully”. Next… let’s try with goose!

prima di tutto, sognare

Nell’obiettività della vita deve entrare la capacità di sognare. E un giovane che non è capace di sognare è recintato in sé stesso, è chiuso in sé stesso. Tutti sognano cose che non accadranno mai… Ma sognale, desiderale, cerca orizzonti, apriti, apriti a cose grandi. Non so se a Cuba si usa la parola, ma noi argentini diciamo “no te arrugues”, non tirarti indietro, apriti. Apriti e sogna. Sogna che il mondo con te può essere diverso. Sogna che se darai il meglio di te, aiuterai a far sì che questo mondo sia diverso. Non lo dimenticate, sognate. A volte vi lasciate trasportare e sognate troppo, e la vita vi taglia la strada. Non importa, sognate. E raccontate i vostri sogni. Raccontate, parlate delle cose grandi che desiderate, perché più grande è la capacità di sognare – e la vita ti lascia a metà strada –, più cammino hai percorso. Perciò, prima di tutto sognare. SALUTO DEL SANTO PADRE AI GIOVANI DEL CENTRO CULTURALE PADRE FÉLIX VARELA La Habana Domenica, 20 settembre 2015