Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"

prima di tutto, sognare

Nell’obiettività della vita deve entrare la capacità di sognare. E un giovane che non è capace di sognare è recintato in sé stesso, è chiuso in sé stesso. Tutti sognano cose che non accadranno mai… Ma sognale, desiderale, cerca orizzonti, apriti, apriti a cose grandi. Non so se a Cuba si usa la parola, ma noi argentini diciamo “no te arrugues”, non tirarti indietro, apriti. Apriti e sogna. Sogna che il mondo con te può essere diverso. Sogna che se darai il meglio di te, aiuterai a far sì che questo mondo sia diverso. Non lo dimenticate, sognate. A volte vi lasciate trasportare e sognate troppo, e la vita vi taglia la strada. Non importa, sognate. E raccontate i vostri sogni. Raccontate, parlate delle cose grandi che desiderate, perché più grande è la capacità di sognare – e la vita ti lascia a metà strada –, più cammino hai percorso. Perciò, prima di tutto sognare. SALUTO DEL SANTO PADRE AI GIOVANI DEL CENTRO CULTURALE PADRE FÉLIX VARELA La Habana Domenica, 20 settembre 2015