Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"

E' sufficiente un punto fermo, fisso nello spazio, per stare in equilibrio

Nel tardo pomeriggio sono uscito di casa per fare una breve corsa. Quando sono a Kampala mi piace farlo. La casa dove siamo ospiti è in un quartire residenziale tranquillo e vicino al lago, così uscendo a correre per le stradine si sente una strana brezza, si incontrano poche macchine e molti passanti che ti salutano chiedendoti come stai.
Come mi è solito fare, dopo una mezz’oretta di corsa mi sono fermato per fare esercizi di streching. Uno dei quali consiste, da posizione verticale, piegare una gamba fino a toccare il sedere con il tallone. Ovvimente prima che fosse scaduto il minuto dell’esercizio avevo già perso l’equilibrio un numero indefinito di volte. Mi è venuto in mente allora un consiglio della mia insegnante di educazione fisica delle scuole medie: per stare in equilibrio stabile è sufficiente fissare con lo sguardo un oggetto o comunque un punto definito nello spazio.
Funziona! E questo metodo, cioè l’avere ben chiaro qualcosa per poter stare in equilibrio, credete funzioni anche per vivere, come dire, una stabilità emotiva e spirituale? Io credo di SI.
Vi confesso che il mio punto di riferimento quotidiano è il VANGELO. Ogni giorno vi immergo la mia coscienza e cerco di comprenderlo con il silenzio, lo ri-leggo nella preghiera, cerco di testimoniarlo in ogni azione e, ciò che mi è molto più difficile e fa nascere battaglie emotive, cerco di viverlo in ogni sentimento che provo e che da' colore alle mie giornate.
Nei giorni di sconforto, in cui l’umore non è dei migliori e la determinazione zoppica, mi aiuta a stare in equilibrio anche quando la gamba della convinzione non è salda sul terreno, quando il peso delle difficoltà spinge il corpo da un lato cercando di farlo cadere.
Se non tenessi lo sguardo fisso verso il Vangelo, molte volte avrei perso l’equilibrio cadendo a terra, adagiandomi comodo nelle mille comodità che mi offre il mondo civilizzato, avvolto dalla facile abitudine di pensare solo a me stesso, assorbito dalle varie attrazioni con cui la modernità mi porta a non tenere lo sguardo fisso verso lo stesso punto.