Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"

sull' AMICIZIA

Le cene di Iriir sono molto semplici sul piano culinario, ma si sposano piacevolmente con discussioni e dibattiti che ne nascono quasi ogni volta.
Chiacchierando durante una sera come tante tra due spaghetti al sugo, il discorso ci ha portato a condividere la situazione in cui ognuno di noi si è sentito bene, in cui ha provato quel misto di meraviglia e soddisfazione che fa nascere dal cuore la certezza di essere sulla strada giusta. La serenità di dire: “è proprio qui che volevo arrivare”.

Per me è stato molto difficile ricordare una situazione del genere, in più il poco tempo e la presenza di una ragazza carina con cui non volevo fare brutta figura, non mi hanno certo aiutato. Allora cosa rispondere? Qualcosa che stupisca, o metterla sul ridere cercando una risposta ironica?

Mi hanno attraversato nella mente le vette raggiunte dopo ore di cammino, la spiazzante immensità della Gran Sabana, l’incontrollabile potenza delle Foz du Iguazu, la calma dell’oceano Atlantico appena dopo l’alba...
Certo sono stati tutti momenti indimenticabili che mi hanno regalato quell’insieme mistico di stupore, gioia, voglia di amare e di essere amato.
Sicuramente posso ritenermi soddisfatto di averli vissuti, e li rivivrei volentieri probabilmente dedicando loro più tempo. Ma credo, anzi sono convinto, che questi momenti siano nulla in confronto ad un Natale trascorso in famiglia, ad una serata di confidenze con il proprio amico, ad un cena con una ragazza a cui si vuole bene. Momenti questi in cui mi sono sentito veramenre “arrivato.”

Tutti i momenti per me importanti poichè fondamentali nella mia crescita di uomo verso una maturità che spero di raggiungere, sono stati tali perchè ero con qualcuno che amavo e a cui tenevo. Allora posso dire che misuro la bellezza di un luogo nell’ordine della relazione che mi permette di condividerlo facendo crescere in due la risposta emotiva.

Comunque, per la cronaca, alla fine ho risposto: “Non ho una situazione in particolare, mi sono sentito arrivato in ogni posto in cui sono stato con la mia ragazza.” Per risposta, solamente risate di incomprensione.