Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"

Sono stanco... sono stanco!!

Dell’ipocrisia di quelli che non fanno quello che dicono, e che non dicono quello che pensano. Dell’arroganza di chi sta sempre dalla parte della ragione, anche se questo significa dare un calcio alla propria coerenza. Dell’indifferenza di chi ha posto se stesso come unico interesse. Sono stanco della falsità di chi ha venduto il proprio orgoglio in nome di una posizione sociale.

Ma sono ancora più stanco, ma diciamo pure schifato, per la falsità delle persone che ti sorridono davanti mentre ti offendono dietro.

Sono stanco di sopportare le persone che parlano male e denigrano chi non è presente in quel momento. E magari dicono pure "Non diteglielo" o "Che rimanga tra noi". Ma sei o non sei convinto di quello che dici? E poi come si può sminuire qualcuno in sua assenza, la trovo un’azione veramente cattiva. Azione che la psicologia moderna etichetterebbe senza dubbio come "proiezione": classico meccanismo di difesa dell’io.

Offendere una persona muovendo contro di lei falsi giudizi negativi (rafforzati poi da un tono di finto coraggio nato solo dall’impossibilità della persona di difendersi) sarebbe come tirarle addosso una pietra quando la persona è girata. E allora mi chiedo: con chi mi schiero? Mi schiero con quelli che stanno a guardare la lapidazione senza far nulla o faccio un passo avanti per bloccare il braccio pronto al lancio.
Se scegliessi la prima, come potrei chiamarmi ancora uomo?

Quando ero ragazzo, un prete mi disse una frase che ancora oggi mi accompagna nel giudizio delle persone "Ricorda bene" mi disse "Chi con te parla male di altri, con gli altri parlerà male di te".
E allora basta!
Ben vengano le critiche costruttive, e quelle dette faccia a faccia.

Forse io non sono meglio. E certamente non sono io che posso controllare la coerenza degli altri, posso soltanto sperare che il mio impegno verso l’onestà e il mio sforzo nel vivere coerentemente possa contagiare gli altri.
Voglio impegnarmi in questo cammino di onestà verso gli altri e verso me stesso.

Allora...

Vi voglio bene!

Vi voglio bene, voi che preferite essere voi stessi piuttosto che conformarvi ad un modello di pensiero che la società impone.

Vi voglio bene, voi che non avete venduto la vostra libertà e preferite essere giudicati pazzi piuttosto che assecondare il "padrone" di turno.

Vi voglio bene, voi che lottate per essere coerenti, anche se significa scegliere la strada più difficile.

Voglio bene a voi, perchè mi insegnate a vivere.


Un abbraccio
Gianpietro