Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"

Marzo 2008


Domenica di Pasqua
Ciao risorti!
Mi sento davvero di chiamarvi così, e mi sento io pienamente risorto.
Risorto da una tristezza che mi ha accompagnato durante la settimana Santa e che, passo dopo passo, cresceva dentro di me. Risorto da un periodo malinconico.
Risorto nella gioia di aver ri-scoperto il dono di Dio: Gesù.
Risorto nella tenerezza di un Dio che ci ama e ci salva.
Risorto nell’amore di Cristo che, morendo inchiodato alla croce dai nostri peccati, allarga le braccia in un ultimo abbraccio di amore per noi.

E allora: ciao RISORTI !
Come state?




Lunedì 17 marzo
Lungo i passi quaresimali


“Non abbiamo altro re all’infuori di Cesare”
Giovanni 19,15

Che dio adoriamo oggi? Il denaro? La propria comodità? O il dio della fama?
Forse, credo che vada per la maggiore venerare il dio che ci rende superiori a chiunque altro. E tanto inseguiamo questo terribile sentimento, che ci spingiamo anche a staccarci dall’altro considerandoci diversi perchè migliori, ci spingiamo a stare lontano da chi riteniamo inferiore disgustandoci della sua vicinanza.

Allora l’unico dio che riconosciamo siamo noi stessi. Sostituendoci a Lui, troneggiamo sul nostro cuore senza permettere che gli altri si avvicinino (paura di soffrire?).

Ma come possiamo allora amare? Come riusciremo a donarci a chi ha bisogno?

Prego allora perchè il mio cuore, chiuso nel sepolcro che io ho costruito intorno ad esso, possa resuscitare nella speranza e nell’abbraccio di un Dio che mi ama e che mi vuole parlare attraverso suo figlio inchiodato alla Croce.




Un dono per iniziare il cammino


Semplice ma prezioso dono: un libro, regalo della mia famiglia, portato a me dalla Provvidenza proprio quando ne avevo bisogno, durante i primi giorni di Quaresima:
Etty Hillesium: Dio matura” di Fratel MichaelDavide.

GRAZIE

Un libro che ad ogni pagina mi aiutava a scavarmi dentro.
Mi ha aiutato, per esempio, a capire quanto i momenti di nostalgia non siano le lacrime di tristezza che ci bagnano il viso per la lontananza dalle persone care con cui vogliamo condividere ogni momento della nostra vita.
No. Nostalgia è un’occasione invidiabile di dimostrare la capacità che abbiamo di amare anche contro lo spazio e il tempo che ci vogliono lontani da chi ci vuole bene.
Difficile comprenderlo, difficile farlo proprio.
Ma è bellissimo poi sentirlo dentro e viverlo!