Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"
Proprio il Vangelo di oggi mi ha infilato nella mente e nel cuore l’insegnamento di Dio che non c’è amore più grande che perdere la vita per i propri amici.

...perdere la vita

... non è che suona poi molto bene, sembra che si debba soffrire per poter amare il prossimo.

Quello che leggo è che le nostre domande, dubbi, riflessioni, ragionamenti che cercano logica dove non c’è (almeno la logica che l’uomo moderno si è creato su misura intorno a se stesso) ci portano sempre di fronte alla scelta cruciale di porre l’AMORE al centro della nostra vita oppure di lasciarlo come contorno, senza farsi toccare il cuore.

Allora poco importa dove e cosa si fa nella vita, l’importante è IMPARARE AD AMARE. Ce lo dice il Vangelo, ci rimane nel cuore e nell’anima...il problema è che quando arriva alla mente ci scombussola programmi e progetti che ci eravamo costruiti intorno ed io, certe sere, ne sono così spiazziato da sentirmi perso.