Grazie...

... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"

la stanza

“Mettersi in gioco ascoltando il proprio battito, a cuore scoperto, senza costruirsi difese... è il primo passo per prendere il volo e poter toccare il cielo”

In genere l’operazione di riordino stanza non richiede alcun impegno degno di nota: a parte il letto e la scrivania, porto tutto fuori dalla stanza; pulisco e poi rimetto ogni cosa al suo posto: cioè la sedia vicino alla scrivania, il borsone che fa da guardaroba infondo al letto e i sandali impolverati vicino alla porta. Pulizia e riordino della scrivania richiedono invece un’attenzione particolare: i libri la fanno da padrone formando una specie di torre di avvistamento all’angolo del tavolo. Principalmente sono manuali di genere e romanzi, nonchè il preziosissimo garzantino inglese-italiano. Tra questi, però, dovrebbero esserci anche un best seller sulla storia africana, un manuale sulla relatività e un classico di sociologia... problema di multiple personalità? Forse, “Trova il tempo di leggere, è la base del sapere”
Poi qualche banconota, matite, ricevute e appunti annotati senza nessun ordine.Così capita che mi soffermo leggendo biglietti e chiedendomi cosa mai ci abbia scritto, o perchè io me stesso medesimo abbia scritto proprio quella frase, o perchè abbia tenuto quel biglietto fino ad oggi...ed inizio una sorta di dialogo con me stesso, il che è tutto dire.
A volte certe parole non riesco nemmeno a leggerle (forse dovrei iniziare a scrivere meglio!)
A volte certe parole le trovo anche inutili (forse dovrei iniziare a scrivere cose più intelligenti!)
E in genere finisce che per essere sbrigativo uso il biglietto come segnalibro. Ed è così che dal dizionario è sbucata questa frase, probabilmente era luglio scorso quando la scrissi.

METTERSI IN GIOCO ASCOLTANDO IL PROPRIO BATTITO, A CUORE SCOPERTO, SENZA COSTRUIRSI DIFESE... CREDO SIA IL PRIMO PASSO PER PRENDERE IL VOLO E POTER TOCCARE IL CIELO
“...PURTROPPO NON CI SONO PARACADUTI” aggiungerei. MA NE VALE LA PENA.