“È finita”, una frase che ti aspetti dopo un’ora e mezza di film, che sia una commedia divertente, una storia romantica o un action movie. Magari ti fa anche piacere se il film non è il massimo ma hai promesso ai tuoi coinquilini di passare la serata insieme a loro. Sentire “fine” può dare sollievo se sei ad una riunione, di quelle noiose in cui si discute senza arrivare a nulla, come da sollievo quando “fine” arriva dopo due ore di camminata nel bush sotto il sole africano.
Purtroppo non suona così bene quando chi pronuncia “fine” è la tua ragazza. E sta parlando a te e non a qualcun’altro. E sta parlando della vostra relazione e non delle compere che ha fatto nel pomeriggio...
Magari non è la prima volta che lo senti (nel mio caso neanche la seconda, a dir la verità neanche la terza, a dirla tutta...beh, lasciamo perdere che è meglio) ma a certe cose non ci fai l’abitudine. Nemmeno quando, come la volta precedente, è lei a decidere di finire la storia lasciando a te solo la possibilità di essere d’accordo.
Pensieri questi che si prendono spazio nel cuore e non c’è modo che mollino. Neanche di domenica. Neanche se ti carichi di impegni, responsabilità e preoccupazioni. Ho pensato che forse, un giorno, mi sveglierò dicendo a me stesso “Non sarà come prima quando sentivo il cuore respirare pienamente e battere come mai aveva fatto, ma il presente è sempre un dono da vivere. Quindi vivilo!”.
Beh, quel giorno è arrivato. Come sempre in ritardo ma è arrivato.
Grazie...
... a quelli che partono con la voglia di stare, a quelli che vivono il Vangelo prima di predicarlo,
a quelli che non smetteranno mai di sognare, a quelli che l'Amore è solo con la maiuscola,
a quelli che si accettano come sono, a quelli che piangono ad ogni partenza,
a quelli che Africa e Gioia si confondono ogni giorno, a quelli che vivono di emozioni,
a quelli che non smettono di camminare, a quelli che non si abbandonano mai,
a quelli che pregano, a quelli che sul piedistallo non ci vogliono stare, a quelli che Dio non è morto,
a quelli che si vive anche senza moda, a quelli che pensano con il cuore,
a quelli che non scelgono per comodità, a quelli che soffrono e poi ti guardano negli occhi più ricchi di prima,
...e anche a quelli che "Gianpi ci hai rotto con questi ringraziamenti"